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Lo Smart Working allenta la presa, ma gli uffici non sono pronti ad un ritorno in presenza

Durante gli anni della pandemia, lo Smart Working, dapprima una modalità di lavoro adottata da pochissime aziende, è esploso come un vero e proprio fenomeno sociale.

Sebbene in un primo momento lo Smart Working si fosse configurato come una mera necessità temporanea, in brevissimo tempo dipendenti e imprenditori italiani hanno preso consapevolezza dei vantaggi derivanti da una modalità di lavoro che consente, tra le altre cose, una maggiore flessibilità, organizzazione e un più sano equilibrio tra lavoro e vita privata.

Tuttavia, come per tutte le cose, con il passare degli anni si è iniziato a cogliere anche gli effetti negativi di una modalità di lavoro che non incentiva la collaborazione e il senso di appartenenza.

A dimostrarlo, i risultati di numerosi studi e indagini in merito, che rivelano che la maggioranza, tra dipendenti e responsabili d’azienda, sarebbero favorevoli ad un ritorno, anche parziale, al lavoro in presenza.

Prendiamo, ad esempio, i risultati dell’indagine condotta da Forbes che rivela che, in Italia, l’83% dei responsabili e il 74% dei dipendenti sarebbe maggiormente incline a tornare in ufficio per aumentare i livelli di produttività, favorire il lavoro di gruppo e riappropriarsi di quel senso di appartenenza andato perso a causa di un lavoro da remoto e condotto principalmente “in solitaria”.

Le criticità

In questo scenario, va configurandosi, però, una problematica decisamente stringente: la fisionomia degli ambienti di lavoro italiani non è in grado di rispondere a queste rinnovate esigenze.

In effetti, le aziende presentano ancora un volto fortemente ancorato al lavoro individuale. Una netta separazione degli spazi, l’assenza di aree per la collaborazione, arredi datati e poco funzionali e nessuna sensibilità a questioni di sostenibilità sono ancora le caratteristiche preponderanti di gran parte degli ambienti lavorativi italiani.

Dunque, se da una parte imprese e aziende bramano fortemente un ritorno dei propri collaboratori in presenza, è pur vero che queste devono creare i presupposti affinché il rientro in azienda rappresenti una scelta migliore rispetto alla comodità offerta dal lavoro da remoto.

Gli elementi essenziali per una riprogettazione efficiente

Come riportato da Il Sole 24 Ore, secondo il cofondatore di LinkedIn, Allen Blue, gli uffici prenderanno sempre più le somiglianze di un hotel con scrivanie prenotabili, arredi e aree versatili, il tutto orientato ad una maggiore collaborazione dei dipendenti.

Il consiglio dei nostri esperti è quello di optare per una progettazione utente-centrica, che ponga al centro le esigenze dei collaboratori e che tenga conto delle loro interazioni finali con l’ambiente lavorativo.

La suddivisione dell’ambiente in più spazi è utile, a patto che non incida negativamente sulla sensazione di isolamento. In tal senso, una soluzione efficace è rappresentata dalle Pareti Mobili Divisorie, che permettono di riconfigurare rapidamente gli spazi in base alle esigenze del momento, rendendo l’ufficio adattabile a diverse attività e dimensioni di gruppo.

Un altro aspetto cruciale riguarda la scelta degli arredi. Questi dovrebbero essere sempre funzionali e adattabili ai cambiamenti, con scrivanie e sedute ergonomiche e materiali ecocompatibili e sostenibili.

Ancora, è fondamentale curare la progettazione di spazi dedicati alle riunioni e alle attività collaborative. Queste aree dovrebbero essere dotate di tecnologie avanzate per facilitare il brainstorming e le riunioni ibride, combinando partecipazione fisica e virtuale.

Infine, è importante non sottovalutare gli aspetti che potrebbero minare il benessere dei dipendenti come una scarsa illuminazione e una cattiva acustica.

Possiamo affermare, quindi, che la sfida per le imprese sarà quella di bilanciare la necessità di spazi dedicati alle attività individuali con quelle collaborative, promuovendo un senso di comunità e appartenenza. Una progettazione attenta e centrata sulle persone non solo faciliterà il ritorno in ufficio, ma potrà anche diventare un fattore determinante per attrarre e trattenere talenti.

Interarredo Farmacie, supporta questa trasformazione, offrendo soluzioni in grado di far fronte alle sfide del lavoro moderno, curando con professionalità ed esperienza ogni aspetto di una progettazione d’ufficio intelligente ed efficace.

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